La crisi dei semiconduttori: vi spieghiamo cos’è! – Novembre 2021

La crisi dei semiconduttori: vi spieghiamo cos’è!

 

È ormai fatto noto che la mancanza di microchip ha bloccato la produzione mondiale in diversi settori come l’elettronica di consumo e l’industria automobilistica.

I fattori che hanno scatenato questa situazione sono molteplici.

Già prima del Covid-19 la richiesta di microchip era elevatissima e la catena produttiva di questi componenti era prossima alla saturazione.

Non appena giunta la pandemia con i relativi lockdown,  gli stock di materiali sono andati velocemente in diminuzione; contemporaneamente la domanda di strumenti elettronici di ultima generazione come computer, smartphone o tablet è improvvisamente aumentata a causa dello smart-working o della didattica a distanza.

La domanda ha perciò superato l’offerta con l’effetto immediato di un aumento di prezzo dei microchip.

Oltretutto anche i ritardi nei trasporti hanno ulteriormente aggravato la situazione con i servizi aerei fermi e il blocco del canale di Suez (incidente Even-Given).

I paesi occidentali hanno messo sul tavolo una serie di provvedimenti per affrancarsi in futuro dalla dipendenza verso i paesi produttori di microchip (soprattutto Cina), ma si tratta di investimenti che richiedono enormi quantità di denaro e tempi lunghi di realizzazione, senza pensare alle problematiche di approvvigionamento delle materie prime necessarie alla loro produzione, molto spesso estratte in paesi a forte instabilità geopolitica

Nel frattempo, alcune aziende stanno potenziando la loro capacità produttive interna (insourcing).

 

Cosa accade nel mondo auto?

 

Le automobili sono un strettamente legate ai microchip, sia per quanto riguarda il funzionamento dei motori, nelle centraline ad esempio, sia per tutte le componenti legati all’elettronica di bordo, sistemi key-less, infotainment, e tutti i sensori che oggi sono presenti sulle nostre vetture.

Come risultato finale in questo domino di eventi a cascata stiamo assistendo ad una crisi produttiva nel settore automotive forse senza precedenti.

I tempi di produzione hanno cominciato a allungarsi già durante il periodo estivo del 2021 e ad oggi ci sono segnalazioni di ordini che non riusciranno ad essere evasi prima di inizio 2023.

I marchi premium che producono meno vetture stanno gestendo la situazione dirottando i pochi componenti disponibili sui modelli più costosi e che generano maggiore redditività mentre i marchi più generalisti hanno maggiori difficolta a soddisfare le richieste e alcuni stabilimenti stanno del tutto fermando la produzione.

Gli stock sono in esaurimento e giorno per giorno si assiste a un rincaro dei prezzi o ad una revisione delle politiche commerciali. Alcuni optional sono stati sospesi dai listini e certe vetture vengono consegnate prive di certe componenti, come l’impianto infotainment o la seconda chiave, ma certi optional sono stati sospesi ma si tratta di soluzioni temporanee e non è improbabile che si arrivi ad un ulteriore rallentamento della produzione. Certi stabilimenti in realtà sono già fermi.

 

Quando di risolverà la situazione?

 

Attualmente non si possono che fare ipotesi, in generale si parla di un ritorno ad un regime normale di disponibilità di microchip attorno al quarto trimestre del 2022.

Tuttavia non è detto che i prezzi delle vetture torneranno immediatamente a quelli a cui eravamo abituati fino a qualche mese fa. Ci vorrà del tempo per ristabilire il rapporto tra domanda e offerta e in ogni caso questa situazione sta rappresentando un grande banco di prova per le case automobilistiche per diversi anni avevano visto erodere sempre più i loro margini.

 

Cosa si può fare per affrontare questa situazione??

 

Nel caso siate in procinto di acquistare una nuova auto, ampliate il vostro campo di ricerca, ovviamente i modelli più in voga e richiesti saranno quelli che potrebbero subire i maggiori ritardi e incrementi di prezzo, ma cercare un’alternativa vi potrebbe fare scoprire modelli altrettanto validi.

Occorre anche muoversi per tempo, consapevoli che per alcuni auto i tempi di attesa potrebbero superare anche i 10/12 mesi, pianificando il vostro acquisto con anticipo.

Se invece volete rimandare a tempi migliori il vostro acquisto non trascurate nel frattempo la manutenzione della vostra auto, per scongiurare guasti imprevisti che in questo momento potrebbero lasciarvi letteralmente “a piedi”!

Se la vostra auto non è più adatta a un viaggio od a una vacanza, potete  valutare l’opzione del noleggio a breve termine, potreste scoprire che a volte può essere una soluzione davvero comoda per le vostre esigenze temporanee di mobilita!!